lunedì 5 dicembre 2016

L'imperfetta meraviglia


di Andrea de Carlo


Non è facile recensire un romanzo di Andrea de Carlo poiché mi dovrei limitare al raccontare brevemente una trama esile e semplice.
Ne L'imperfetta meraviglia edito da Giunti ed uscito qualche mese fa, l'autore ci presenta due persone che vivono in mondi diametralmente opposti, in luoghi lontani, con interessi distanti che per puro caso si incrociano.


Nick Cruickshank è un musicista dei Bebonkers, noto gruppo rock che da circa un trentennio sbanca a tutti i concerti. La sua band non conosce cali e  nonostante l'età cominci a farsi sentire per tutti, il compito è sempre quello di essere al top.
In Francia, in un piccolo paese di campagna, Nick ha acquistato una grande tenuta con bosco e prateria per animali. Doveva essere un rifugio ma è diventata anche questa una sede di kermesse. Nick e la sua band suoneranno per un grande concerto di beneficenza in una prossima domenica di inizio autunno e il giorno precedente egli si sposa con l'attuale compagna Aileen. Donna rigida e controllata, Aileen è un punto fermo nella sua vita in cui non si è risparmiato matrimoni e figli precedenti. La tenuta è quindi sede di ritrovo dei componenti della band con le rispettive compagne in giorni in cui fervono i preparativi dei due eventi. Inoltre Aileen ha anche firmato un contratto con una nota rivista cui dare l'esclusiva dell'anno, per cui anche giornalisti e cameramen si intrufolano ovunque.Vien da sé che Nick già cinquantenne in crisi non resista troppo ad essere assediato da tanta gente. Per puro caso incrocia Milena Migliari, gelataia italiana trasferitasi anche lei in paese per amore, con la passione per la ricerca del gusto perfetto e dell'originalità. Milena offre al suo pubblico i gelati più naturali al mondo, cercando di cogliere l'essenza di ogni gusto, la ricerca del sapore perfetto. Anche lei sta per compiere un grande passo. Da anni con la compagna Viviane desiderano stabilità e dopo l'acquisto della casa ideale hanno progettato di avere un figlio insieme e sono pronte per la fecondazione in vitro. O almeno lo era Milena fino a qualche tempo fa, prima che i dubbi prendessero il sopravvento sulle certezze. Nick e Milena sono lo spaccato della piena crisi della maturità in cui si arriva al punto di analizzare quanto finora è stato fatto e valutare la profondità delle azioni passate e future. Milena ha in se' una perenne inquietudine, "non ci sono posti dove lei si senta davvero a casa" perenne "apolide ha paura che la familiarità con i posti sia elusiva quanto quella con le persone e gli oggetti". Proviene dall'Italia, da storie sentimentali eterosessuali che le hanno sempre lasciato qualcosa di incompiuto. Ha sempre creduto che con Viviane avesse trovato davvero la sua dimensione ma la donna decisionista e sicura di se che all'inizio aveva ammirato, ora la infastidisce. Tutti questi interrogativi affiorano ora che la sua vita davvero potrebbe avere una svolta mettendo radici ben piantate in un luogo. "mettere al mondo un'altra persona potrebbe essere un modo di sentirsi davvero a casa?" Stesso dicasi per Nick il quale vive ormai ingabbiato nel suo stesso successo. Perché per questi grandi divi non c'è possibilità di cambiamento, una volta creato un personaggio occorre necessariamente alimentarlo e non cambiarlo. Il suo stile nel comporre canzoni ha successo da anni e pur volendo cercare un cambiamento sui testi o sul genere musicale, Nick e la band hanno le mani legate dall'agente, dai fan, dal bisogno di conferme. Del resto il loro tenore di vita è ormai così alto a disprezzo di ogni economia che "per insicurezza sociale e per avidità accumulatoria" restano insieme come band pur non avendo più nessun legame di amicizia vera. "Ancora una volta è questione di non deludere le aspettative altrui; più grandi le aspettative, maggiore l'impegno a non deluderle".

E' questa la chiave di lettura di questo romanzo dalla trama semplicistica e ovvia ma che affronta un'analisi introspettiva. Milena e Nick possono essere chiunque. Sono un uomo e una donna che si pongono interrogativi sugli obblighi sociali e sulla non libertà individuale.
"Non apparteniamo a nessun posto. Non ci siamo mai perfettamente adattati...non abbiamo radici abbastanza lunghe in nessun luogo o situazione. Anche se magari dal di fuori può sembrare il contrario".

Annalisa
Ringrazio  Giunti editore per la copia e disponibilità